Il Giornale Di Vicenza, 29 Agosto 2017
Gli organizzatori: «Promuoviamo percorsi di turismo sano e sicuro» Alcuni partecipanti dell’edizione 2016, la Route 1 Monaco – Venezia Qual è il modo migliore per promuovere la realizzazione e l’utilizzo delle piste ciclabili? La risposta è semplice: una corsa in bicicletta. Se siete appassionati di ciclismo l’appuntamento da cerchiare con il pennarello rosso sul calendario è in programma giovedì. In piazza dei Signori, intorno alle 17, arriveranno da Verona i ciclisti della Route 2 du Panathlon Bressanone-Venezia.LA MANIFESTAZIONE. La manifestazione a tappe è iniziata ieri nella città altoatesina e si concluderà al Lido sabato, dopo 579 chilometri. In mezzo anche la città del Palladio, dalla quale i ciclisti ripartiranno venerdì mattina da piazzale della Vittoria. Direzione Padova – Montegrotto Terme. È l’assessore allo Sport Umberto Nicolai a spiegare il senso dell’iniziativa: «Questo è un evento che si inserisce nel fitto calendario delle manifestazioni sportive che fanno capo a Vicenza Città europea dello sport 2017 e ha come finalità generale quella di promuovere l’affermazione dello sport e dei suoi valori». GLI OBIETTIVI. Detto questo è necessario un passo indietro. Panathlon è l’equivalente sportivo di altri club service e, nel Vicentino, sono presenti tre club: Vicenza, Schio e Bassano. Nel Triveneto (Area 1) ci sono 24 club, circa 1.700 i soci. Luigi Battistolli è il presidente del club del capoluogo. Dice: «L’obiettivo della manifestazione è sottolineare l’importanza della creazione di percorsi ciclistici attrezzati e soprattutto di piste ciclabili. Queste ultime devono essere considerate nella loro prospettiva più ampia. Ovvero non solo come strutture capaci di garantire sicurezza a chi viaggia su due ruote, ma anche alla luce della considerazione che negli ultimi anni si sta sviluppando una sorta di turismo “sano”. Quello che interessa, appunto, l’utilizzo della bicicletta». Circoscrivere l’impegno dei club Panathlon al ciclismo è in realtà riduttivo, perché negli anni la solidarietà ha interessato diversi aspetti, sempre con lo sport al centro. Emiliano Barban, responsabile provinciale del Coni, osserva come «grazie anche a Panathlon lo sport si sia aperto al mondo dei disabili, concedendo loro la possibilità di cimentarsi in varie discipline». L’assessore Nicolai sottolinea come «i club contribuiscano alla “scommessa” della scuola media Carta, scuola che il prossimo anno scolastico sarà a indirizzo sportivo».LA TAPPA. I ciclisti, circa una cinquantina, arriveranno come detto giovedì, dopo aver percorso circa 120 chilometri. Il loro arrivo è previsto intorno alle 17. Poi sportivi e organizzatori attraverseranno la piazza per salire sulla terrazza della Basilica, per ciò che i promotori hanno definito «un breve momento conviviale». Il che, per inciso, svela anche un altro aspetto della Route 2, che è quello di «favorire la socialità tra iscritti ai club, i veri protagonisti di questa manifestazione. Sono loro, infatti, che pedaleranno lungo questo percorso di oltre 500 chilometri», spiegano gli organizzatori. I “volontari” resteranno perciò in città il tempo necessario per ricaricare le batterie. I ciclisti ripartiranno venerdì, in mattinata, da piazzale della Vittoria, per la penultima tappa del giro.